We to We raccoglie i membri che hanno avviato l’attività grazie alla piattaforma WeWork.
Per Kathleen Brown tutto è iniziato con una videochiamata a Los Angeles: era in auto e aveva appena incontrato un collega, nonché membro WeWork, e un potenziale partner per Buddhi, la piattaforma e community online che stava creando per supportare i sopravvissuti al cancro e i loro cari. Un viaggio d’affari l’aveva portata da Chicago a Los Angeles per incontrare potenziali partner per la sua attività, molti dei quali conosciuti grazie a WeWork. «Se non riesco a fare qualcosa da sola, so che posso contare sulla community WeWork dove c’è sempre qualcuno disposto ad aiutarti», afferma.
Da piccola, a Kathleen fu diagnosticata una rara forma di cancro alle ossa. I medici le diedero solo tre mesi di vita. Durante i 15 mesi di cure al St. Jude Children’s Research Hospital, fu sommersa da fiori e biglietti di pronta guarigione inviati da persone animate dalle migliori intenzioni. «Sono questi i modi che le persone conoscono per dimostrare il proprio sostegno», afferma. «Ma non mi hanno fatto stare meglio. Al contrario, mi sono sentita patetica e, allo stesso tempo, provavo vergogna perché non riuscivo ad apprezzare appieno il loro sostegno».
Nel dicembre del 1996, miracolosamente, Kathleen guarì completamente dal cancro, dopo aver terminato il ciclo di cure. Da quel momento, ha iniziato a condividere con gli altri la sua esperienza durante gli eventi di raccolta fondi, e in seguito a svolgere attività di volontariato e diverse altre mansioni presso il St. Jude.
Nell’aprile del 2017, ha iniziato a lavorare da una postazione presso la sede WeWork 220 N Green St a Chicago, mentre era impiegata presso il St. Jude. Tramite il St. Jude e WeWork, ha conosciuto molte persone colpite dal cancro che cercavano supporto morale. «Insieme alla diagnosi, non c’è un manuale d’istruzioni su come affrontare il cancro», afferma. «E così continuavo a pensare: In che modo gli amici e le famiglie possono capire ciò di cui hanno davvero bisogno i malati di cancro?»
È a partire da questa domanda che ha concepito l’idea di Buddhi, una piattaforma online per supportare chi ha avuto a che fare con il cancro: pazienti, sopravvissuti, familiari e amici. «La piattaforma è stata pensata per ridurre lo stress dei pazienti e dei loro cari, offrendo loro il supporto di cui hanno bisogno», afferma. Kathleen vuole offrire ai sopravvissuti le risorse di cui hanno bisogno e creare una rete di persone che hanno avuto a che fare con questa malattia. Inoltre, vuole aiutare gli amici e i familiari a capire il tipo di supporto di cui hanno davvero bisogno i loro cari.
«Non sono un’imprenditrice e non avrei mai pensato di avviare un’azienda», racconta Kathleen. Ma dopo aver affrontato gli effetti collaterali del ciclo di cure, ha deciso di discutere della sua idea con il team della community WeWork, che ha da subito appoggiato la sua idea e incoraggiato Kathleen a parlarne con gli altri membri WeWork. Con l’aiuto del team community e del network di membri WeWork, Kathleen è riuscita a trovare investitori, partner commerciali, consulenti finanziari e una web company che l’ha aiutata a progettare il marchio e il sito. Persino il fotografo del sito web è un membro WeWork.
Alex Ford-Carther, membro WeWork e cofondatore di Coder, una piattaforma di sviluppo per le imprese in fase di avviamento, ha conosciuto Kathleen tramite il community manager della sua sede WeWork. «Kathleen non solo era convinta e consapevole della sua idea, ma aveva anche la giusta esperienza imprenditoriale e forza d’animo», afferma Ford-Carther. Da quando si sono conosciuti nel marzo del 2019, Ford-Carther, insieme al suo team, ha aiutato Kathleen a creare il marchio Buddhi, il pitch deck, il modello finanziario e a progettare l’interfaccia utente. «Ogni discussione con Kathleen è stata spontanea e diretta», dice. «Non ho dubbi: Buddhi sarà un successo.»
Nell’aprile del 2019, Kathleen ha deciso di non lavorare più presso il St. Jude e di occuparsi a tempo pieno di Buddhi, mantenendo la propria postazione nella stessa sede WeWork per non perdere la rete di contatti creata fino ad allora. Ha intenzione di lanciare la piattaforma entro i primi mesi del 2020. Il sito permetterà ai malati e ai sopravvissuti al cancro di accedere a contenuti dedicati alla loro salute mentale e fisica, e ad amici e familiari di capire il tipo di supporto di cui hanno davvero bisogno i loro cari. Ad esempio, invece dei fiori, sarebbe più utile regalare un abbonamento a un’app di meditazione o un mix di superfood per dimostrare il proprio sostegno.
Kathleen ha intenzione di lanciare la piattaforma dapprima in versione beta per scoprirne i punti deboli e ottenere i primi feedback dagli utenti. «Abbiamo già una meravigliosa comunità di sostenitori grazie alla rete di contatti che sono riuscita a creare tramite il St. Jude e WeWork», afferma.
«Kathleen Brown è la personificazione della parola comunità», dice Lori Covey, una responsabile della community della sede WeWork 515 N State St di Chicago, molto legata a Kathleen. Di recente, Kathleen ha preso in affitto un ufficio per tre persone presso il nuovo WeWork 625 W Adams Street di Chicago, dove a novembre aprirà la sede ufficiale di Buddhi. «Non avrei mai avuto il coraggio di lasciare il mio lavoro se non avessi avuto l’appoggio della community WeWork», afferma Kathleen.
Jenna Wilson è Senior Associate del team Social media di WeWork e autrice di Idee by We. Scrive di impatto, di sostenibilità e di storie dei dipendenti WeWork nel mondo.