Il nostro modo di lavorare è cambiato radicalmente. Le persone non si accontentano di raggiungere un equilibrio tra lavoro e vita privata ma vogliono avere la possibilità di scegliere quando, dove e come lavorare, vogliono essere libere di organizzarsi come meglio credono, di lavorare a ciò che ritengono rilevante e di poter disporre di uno spazio in grado di adattarsi alle loro esigenze specifiche. È finito il tempo in cui le giornate lavorative andavano dalle 9 alle 18 per tutti. In Tutti i modi di lavorare i membri WeWork raccontano come stanno reinventando la loro vita professionale e ottenendo successo in questo nuovo mondo del lavoro.
Per poter riprendere l’attività dopo lo scoppio della pandemia nel 2020, Jaye Hamel ha dovuto attendere che il mondo ricominciasse a dar segni di vita.
Lavora come responsabile vendite per 1of1 Custom, un’azienda che produce dispositivi di protezione acustica personalizzati e auricolari con sistema in-ear per musicisti e frequentatori di concerti, per cui la musica dal vivo è la sua linfa vitale. Così, quando i concerti e tutti gli altri eventi dal vivo sono stati sospesi, anche il flusso di lavoro di Hamel e il reddito dell’azienda si sono interrotti.
1of1 Custom ha sede a Burlingame, California, e attualmente impiega rappresentanti di vendita a Nashville, New York e Los Angeles. L’azienda aveva un ufficio a New York City ma, durante i primi giorni della pandemia, lo spazio è stato venduto e il contratto di locazione cessato. Tuttavia l’azienda necessitava ancora di spazi: i clienti di 1of1, infatti, ordinano i prodotti sul sito web dell’azienda, ma devono fissare un appuntamento di persona per prendere l’impronta del padiglione auricolare. Si tratta di un’operazione che non può certo essere svolta da remoto. I gommini per auricolari 1of1 sono noti perché ergonomici e in grado di portare la performance sonora a un livello di comfort assoluto, consentendo di godersi l’esperienza e di interagire in una conversazione senza danneggiare le orecchie.
Quando ci siamo messi a cercare un nuovo spazio WeWork è stato come la manna dal cielo, poiché non ho dovuto versare tre mesi di deposito cauzionale.
Jaye Hamel, responsabile vendite, 1of1 Custom
La società ha deciso di sfruttare il periodo di pandemia per pensare a come poter dare una svolta all’attività, rendendola più accessibile a un numero maggiore di persone in tutto il paese, non solo ai clienti di New York e Los Angeles. È così che 1of1 ha trovato WeWork On Demand. Questa app, che consente di prenotare spazi ad uso ufficio in giornata in città di tutto il paese, offriva flessibilità, ma anche convenienza.
“Quando ci siamo messi a cercare un nuovo spazio WeWork è stato come la manna dal cielo, poiché non ho dovuto versare tre mesi di deposito cauzionale, dopo aver registrato una riduzione delle entrate negli ultimi 14 mesi” confessa Hamel.
Il suo è un lavoro incredibilmente riservato. Hamel ha bisogno di uno spazio di lavoro privato per incontrare i clienti allo scopo di predisporre i dispositivi. Ha scelto di utilizzare WeWork On Demand perché può affittare un intero ufficio per una giornata completa, scegliendo giorno per giorno. Lavora spesso nella sede WeWork 205 Hudson Street a New York City, ma le piace l’idea di poter cambiare quando ne ha bisogno.
“Posso spostarmi in un ufficio diverso quando è più comodo per me o per i miei clienti, e non sono obbligata a recarmi in una sede specifica – afferma Hamel, che aggiunge – Inoltre, gli uffici hanno un aspetto professionale e comunicano un’atmosfera altrettanto professionale. Rappresentano un’ottima alternativa al concetto di ufficio tradizionale”.
Hamel vive a Philadelphia e lavora a New York. Ma, con WeWork On Demand, può scegliere di soddisfare le esigenze dei clienti ovunque si trovino. Potrebbe decidere di prenotare un ufficio un giorno a New York e il giorno successivo a Washington D.C.
“L’app WeWork On Demand mi consente di gestire in modo flessibile gli appuntamenti in diverse città” dice Hamel.
Nel corso del prossimo anno l’azienda cercherà di espandersi a Miami e Austin, Texas.
“Il mio programma sarà lo stesso per le nuove sedi. Non avremo un ufficio vetrina in nessuno di questi luoghi. Pianificheremo gli orari dei nostri dipendenti in determinati giorni, mentre la personalizzazione per i clienti verrà svolta con la prenotazione di spazi WeWork” spiega Hamel.
Hamel pianifica gli impegni con tre o quattro settimane di anticipo e questo le consente di gestire il suo tempo in modo da poter svolgere una gran mole di lavoro, senza rinunciare al tempo libero e alla vita sociale.
Oggi Hamel può incontrare circa 20 clienti al giorno in un’unica sede WeWork. Durante ogni incontro, prende l’impronta del padiglione auricolare e lo invia al laboratorio di Burlingame, dove viene prodotto il dispositivo. I suoi clienti sono spesso musicisti di alto profilo. Interi gruppi musicali sono venuti a trovarla negli uffici WeWork. E lei riesce sempre a capire se hanno mai varcato la soglia di una sede WeWork prima di quel momento.
“Avviene regolarmente. Posso sempre scommettere che diranno di non essere mai stati in un edificio WeWork a un certo punto della visita, mentre osservano l’ufficio – dice Hamel, ridendo della frequenza con cui accade, e aggiunge – e sono sempre così piacevolmente sorpresi dallo spazio in cui si trovano.”
Ma, soprattutto, WeWork offre ad Hamel la flessibilità di lavorare dove vuole, e le consente di poter contare su una community che rende il suo lavoro un po’ meno solitario.
“È molto più divertente – confessa Hamel – Prima ero da solo e, anche se sono ancora solo io a lavorare per la mia azienda, adesso svolgo la mia professione con altre persone e ci sono altri lavoratori intorno a me, quando sono in ufficio”.
Jo Piazza è un giornalista pluripremiato, autore di bestseller, stratega digitale e autore di podcast.
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